Inutile prenderci in giro: la presenza del pubblico al momento dell’ultimo atto, ossia quello che decide i nomi dei dodici concorrenti pronti a sbarcare ai Live di X Factor, ha il suo peso, perché quello che un tempo i giudici decidevano in privato adesso viene condiviso da una comunità che è pronta a urlare a squarciagola ma anche a fischiare per esprimere dissenso. Ne sa qualcosa Fedez, il più navigato dei giudici che, al momento del Last Call del suo roster, si è scontrato per ben due volte con la resistenza del pubblico: è successo sia quando ha deciso di salutare Marco Zanini, che il rapper non ha ritenuto idoneo per la sua squadra, ma anche quando ha deciso di mandare a casa Wiam Ait Bakrim, che per giocarsi il tutto è per tutto ha deciso di portare a X Factor un brano dell’unica artista che Fedez reputa kamikaze in qualsiasi talent show: Adele. Alla fine la sua squadra, oltre agli Omini, già passati ai Live fin dai Bootcamp, si completa grazie a Dadà, ossia a Gaia Eleonora Cipollaro e al suo sound di stampo elettronico, e alla diciannovenne Linda Riverditi che, ora come ora, sembra uno dei nomi più papabili per la vittoria finale.
Se Fedez, di fronte ai fischi del pubblico, ha deciso di fare spallucce, più difficile è stata l’impresa di Dargen D’Amico, che ha pian piano abbandonato la leggerezza delle Audition percependo, prima ai Bootcamp e poi ai Last Call, il peso della responsabilità. Ce ne siamo accorti al momento della scelta tra Martina Baldaccini e Beatrice Quinta, quando Dargen, per chiarirsi le idee, ha deciso di abbandonare il tavolo e di raggiungere i colleghi chiusi in una stanzetta nei pressi dello studio continuando a sventolare nervosamente il suo ventaglio. Alla fine ha scelto di fare andare avanti Beatrice, alla quale si sono uniti il talentuoso Matteo Orsi e, naturalmente, i Disco Club Paradiso, che, in quanto unica band del suo roster, aveva il posto assicurato ai Live già dai Bootcamp. Il Last Call di Ambra, invece, è stato decisamente quello più denso di emozione, visto che la cantante ha scelto di comunicare a Matteo Siffredi, ventenne di Villanova D’Albenga, la sua decisione di portarlo ai Live raggiungendolo direttamente alla sua postazione, facendo fatica a trattenere le lacrime dopo la sua esibizione. A lui si aggiungono i Tropea, che hanno avuto la meglio sui Nervi, e Lucrezia Maria Fioritti, pronta a dare del filo da torcere agli altri sfidanti.
Chiude il cerchio Rkomi, il vero patatone di questo X Factor, colui che, con voce calma e l’ansia di prendere una decisione avventata precludendo a un artista la possibilità di vivere un sogno – non dimentichiamo che Rkomi dietro al bancone del talent di Sky è il più giovane – ha deciso di fidarsi del cuore e della pancia. Ed è per questo che, alla fine dei giochi, ha deciso di portare con sé ai Live Didì – nome d’arte della ventenne Giorgia Turcato -, Jacopo Rossetto in arte Iako e il duo supersonico dei Santi Francesi, forse la band più interessante di questa edizione.
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