La quinta stagione di The Crown che debutterà su Netflix il 9 novembre ha già dato adito a più di una polemica per il modo in cui racconta gli anni ’90, un decennio clou per la famiglia reale, soprattutto in considerazione del fatto che arriva sugli schermi appena due mesi dopo la morte della regina Elisabetta.
Tra il divorzio di Carlo e Diana, la famigerata intervista alla Bbc, l’incidente nel tunnel dell’Alma, e il complotto per far abdicare la regina, in effetti di carne al fuoco ce n’è tanta, ma quello che ha fatto più di tutto infuriare i britannici è stata l’allusione a una presunta liaison tra il principe Filippo d’Edimburgo e la contessa Mountbatten di Birmania, Penny Knatchbull, oggi 69enne. Nella puntata incriminata, Filippo, che in questa stagione è interpretato da Jonathan Pryce, si confida con l’amica, che ha il volto di Natascha McElhone, riguardo a presunti «problemi matrimoniali» con Elisabetta, scena durante la quale la telecamera indugia sulle mani del principe e della contessa che si sfiorano.
Chi ha conosciuto personalmente sia Filippo, sia Penny Knutchbull, ha trovato questa allusione vergognosa e crudele. «Questa cosa è davvero sgradevole, francamente, pura e crudele spazzatura» ha commentato indignato Dickie Arbiter, ex responsabile stampa di Elisabetta II. «La verità è che Penny era un’amica di vecchissima data sia della Regina sia del Duca di Edimburgo. Era amica di tutta la famiglia».
L’amicizia tra la contessa e il principe Filippo, in effetti, è durata più di 40 anni. I due si sono incontrati nel lontano 1975 a una partita di polo. Penny era una ragazza di 20 anni, Filippo ne aveva ben 32 in più, ma si trovarono subito simpatici e la comune passione per lo sport e i cavalli annullò la differenza d’età.
Le frequentazioni comuni fecero il resto. La giovanissima Penny, infatti, all’epoca era fidanzata con il figlioccio del duca d’Edimburgo, Norton Knatchbull, che era a sua volta nipote di Louis Mountbatten, zio dello stesso Filippo. I due ragazzi avevano in programma di sposarsi dopo la laurea di lei alla London School of Economics, e così fecero nel 1979, due mesi dopo l’attentato dell’Ira contro il nonno di lui.
Ma anche dopo la morte di Mountbatten, anzi, forse proprio in virtù della tragedia che accumunava tutti nel dolore, Penny e Norton rimasero molto legati alla famiglia reale. Tanto che quando nel 1982 nacque il principe William, Carlo chiese proprio a Norton di fare da padrino al suo primogenito.
Colta, discreta e perfettamente inserita nell’ambiente aristocratico, la giovane Penny conquistò presto i cuori e la fiducia di tutti, dalla regina Elisabetta ai suoi figli. Ma era Filippo la persona a lei più affine e presto il principe diventò il suo miglior amico: «Penny adorava il duca d’Edimburgo, e lui si fidava moltissimo di lei», ha raccontato al Daily Mail un insider di corte. «Ma Penny era estremamente riservata e in realtà tutta la famiglia si fidava di lei. È stata la persona alla quale tutti sentivano di poter confidare i loro segreti più nascosti, e lei non ha mai tradito nessuno. Men che meno Filippo».
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