Non esiste una sola forma di artrite e le cause così come le cure possono essere diversificate e più o meno risolutive. La diagnosi tempestiva è sempre lo strumento migliore per approcciarsi a questa patologia nel modo più corretto. E la Natura è al fianco della medicina per alleviare il dolore.
L’artrite è una infiammazione delle articolazioni, associata a dolori, tumefazioni e rigidità. Può dipendere da una malattia degenerativa ma anche da traumi. Scopriamola meglio.
Cos’è l’artrite
L’artrite si manifesta come un’infiammazione a carico delle articolazioni, con dolore a livello dei polsi e delle piccole articolazioni delle mani e dei piedi, oltre a rigidità al risveglio per più di 30 minuti. La malattia infiammatoria si distingue, in base al decorso, in artrite acuta o artrite cronica.
Esiste una profonda differenza tra artrosi e artrite, spesso erroneamente confuse. L’artrosi, che in ambiente anglosassone definita osteoartrite, presenta una componente infiammatoria, ma non è un processo morboso infiammatorio, bensì una malattia degenerativa a carattere cronico caratterizzata da alterazioni della cartilagine delle articolazioni sinoviali poichè colpisce i condrociti, le cellule che costituiscono la cartilagine.
L’artrosi insorge soprattutto dopo i 50 anni e, a volte, può essere associata ad alcune forme di artrite ed entrambe sono tra le più diffuse malattie reumatiche.
Tipi di artrite
Esistono più di 100 tipologie di artrite, il cui comune denominatore è la presenza di un processo infiammatorio a livello articolare.
- Artrite reumatoide: si tratta di una malattia infiammatoria e autoimmune che coinvolge tessuti e organi oltre alle articolazioni. Generalmente la malattia manifesta i suoi primordi fra i 40 e i 50 anni di età e le donne hanno una probabilità tre volte più alta di esserne colpite rispetto agli uomini.
- Artrite settica: artrite secondaria a un’invasione dello spazio articolare da parte di microrganismi in grado di causare malattie (patogeni). In seguito all’invasione della membrana e del liquido sinoviale si verifica una risposta di tipo infiammatorio.
- Spondiloartrite sieronegativa: più specifica della colonna vertebrale, si tratta di un gruppo di artriti infiammatorie di tipo cronico che insorgono in individui geneticamente predisposti. Sono dette sieronegative perché caratterizzate dall’assenza sierica di un anticorpo chiamato fattore reumatoide (FR), presente invece in gran quantità nella maggior parte dei soggetti affetti da artrite reumatoide. Le spondiloartriti sieronegative si suddividono in spondilite anchilosante, artrite reattiva come la sindrome di Reiter, artrite psoriasica e artrite enteropatica. Coinvolgono il liquido sinoviale presente nelle cavità articolari e le entesi, cioè le giunzioni di un tendine o legamento a un osso. Vediamole nella loro specificità.
- Artrite reattiva, forma di artrite che può causare infiammazione alle articolazioni, agli occhi e all’uretra. Si sviluppa a breve distanza da un’infezione intestinale, urinaria o, meno frequentemente, della gola.
- Artrite psoriasica (AP), è una malattia infiammatoria cronica delle articolazioni, caratterizzata da dolore, gonfiore, calore, rigidità articolare, arrossamento, associata alla presenza di psoriasi cutanea (nel 75{5ad30e3793f06b436efe898a9912ba89c5434876ab8cc24371437f6091f1b72d} dei casi) o alla familiarità per psoriasi. Le manifestazioni più caratteristiche dell’artrite psoriasica riguardano la mano o il piede: la dattilite, il cosiddetto dito a “salsicciotto”, con gonfiore omogeneo di un dito dovuto a infiammazione dei tendini e delle articolazioni del dito interessato e l’entesite, infiammazione del sito di inserzione dei tendini e dei legamenti.
- Artrite enteropatica: forma di artrite cronica, infiammatoria, associata alle malattie infettive croniche intestinali (MICI), soprattutto colite ulcerosa e morbo di Crohn. Colpisce soprattutto le articolazioni degli arti e la colonna vertebrale.
- Spondilite anchilosante, malattia infiammatoria a lungo termine che colpisce principalmente ossa, muscoli e legamenti della colonna vertebrale e può dar luogo a rigidità e fusione delle articolazioni. Altre complicazioni possono includere gonfiore a tendini, occhi o grandi articolazioni.
- Artrite secondaria: forma di artrite che può svilupparsi a seguito di un trauma articolare e che a volte può comparire molti anni dopo l’evento traumatico.
- Fibromialgia, malattia che causa dolori a livello dei muscoli, dei legamenti e dei tendini.
- Lupus, malattia autoimmune che può coinvolgere diversi organi e tessuti del corpo.
- Gotta, tipo di artrite causato da livelli eccessivi di acido urico nel corpo che si accumula nelle articolazioni, con dolori intensi, arrossamento e gonfiore, spesso negli alluci.
- Polimialgia reumatica: condizione che colpisce soprattutto individui sopra i 50 anni. Causa dolori e rigidità muscolari, generalmente nell’area delle spalle e delle parti superiori delle gambe. Può anche essere causa di infiammazione delle articolazioni
- Artrite idiopatica giovanile: si tratta di un gruppo di malattie caratterizzate da infiammazione articolare che compare prima dei 16 anni di età e dura per almeno 6 settimane consecutive. L’artrite idiopatica giovanile può coinvolgere poche articolazioni (la cosiddetta artrite idiopatica giovanile oligoarticolare), oppure molte articolazioni (artrite idiopatica giovanile poliarticolare). Nella forma di artrite idiopatica giovanile sistemica l’artrite presenta sintomi generali importanti quali febbre alta persistente, eritema, ingrossamento dei linfonodi o di fegato/milza, pericardite. Altre forme di artrite idiopatica giovanile si manifestano con infiammazione dei punti di inserzione dei tendini o della colonna vertebrale nelle articolazioni sacroiliache.
Cause dell’artrite
Le cause scatenanti dell’artrite possono essere diverse. La patologia, infatti, può:
- essere di natura infettiva
- dipendere da traumi più o meno prolungati
- avere un’ origine reumatica
- essere una malattia autoimmune
- malattia metabolica
- dipendere da farmaci (artrite idiopatica)
Si presentano anche casi in cui l’infiammazione cronica delle articolazioni dipende da patologie dei tessuti connettivi, come ad esempio il Lupus eritematoso sistemico.
Da ognuna di queste tendenzialmente ne deriverà una forma di artrite specifica, anche se poi le cause sono multifattoriali e complesse. Alle cause principali possono essere associati anche fattori di rischio:
- predisposizione genetica
- sovrappeso e obesità
- fattori ambientali
- genere (le donne sono più propense a sviluppare artrite alle piccole articolazioni delle mani)
- età (anziani e donne in post-menopausa sono i soggetti più a rischio)
Sintomi dell’artrite
I primi sintomi della malattia a comparire sono stanchezza, sensazione di malessere diffuso e inappetenza.
Quando poi il processo infiammatorio delle grandi o piccole articolazioni è acuto, possono comparire altri segnali quali la tumefazione, il dolore, il rossore e il calore al termo-tatto, fino ad arrivare all’impotenza funzionale.
A peggiorare questi sintomi sono spesso i carichi eccessivi o prolungati delle articolazioni, ma anche variazioni del tempo e della temperatura.
Sintomi fisici:
- Dolore articolare
- Rigidità delle articolazioni
- Rumori articolari
- Deformità
- Tumefazione
- Gonfiore
- Stanchezza
- Febbre
Sintomi psicologici e sociali
- Ansia
- Depressione
- Senso di impotenza e di mancata autonomia
- Tendenza all’isolamento
- Peggioramento generale della qualità di vita
Artrite, le forme gravi
Le forme più gravi di artrite possono deformare le articolazioni, compromettendo la capacità di svolgere anche i più semplici compiti quotidiani. L’artrite può svilupparsi in persone di ogni età, anche nei bambini e con il passare degli anni, se non riconosciuta e curata adeguatamente, l’infiammazione tende a peggiorare.
Nell’artrite reumatoide per esempio il sistema immunitario aggredisce alcune articolazioni, con dolore e gonfiore. I sintomi iniziali dell’artrite reumatoide coinvolgono la sinovia, il rivestimento esterno dell’articolazione, che viene colpita per prima.
Le articolazioni vengono generalmente interessate in maniera simmetrica e aggiuntiva: prima le piccole articolazioni come quelle di polsi, mani, piedi e caviglie, per poi estendersi con il passare del tempo a spalle, gomiti, ginocchia, anche al viso, colpendo la mandibola.
Coinvolge più di quattro articolazioni e, se non trattata o non reattiva ai trattamenti, può provocare erosioni ossee e deformità, con rischio di frattura. Possono poi svilupparsi complicazioni a carico di altri organi e tessuti dell’organismo, con fibrosi polmonare, sierositi, vasculiti, nodulosi cutanea e degli organi interni, episcleriti e scleriti, amiloidosi.
Esiste anche una forma di artrite reumatoide giovanile, con manifestazioni infiammatorie e rigidità articolare che colpisce bambini ed è considerata tale fino ai 16 anni di età. Viene distinta in
- Pauciarticolare se colpite 4 articolazioni
- Poliarticolare se colpite più di 4 articolazioni, più comunemente mani e piedi, spesso simmetrica
- Sistemica con gonfiore e infiammazione delle articolazioni, anche febbre e rash cutaneo. Questo tipo di malattia colpisce anche organi interni, quali la milza, il fegato, il cuore, i linfonodi.
Le indagini per diagnosticare l’artrite reumatoide comprendono, emocromo per la ricerca del Fattore Reumatoide e degli anticorpi anti-CCP, anche il dosaggio degli indici di infiammazione (VES, PCR), ecografia, radiografia e RMN articolari.
Le cure per l’artrite reumatoide prevedono l’uso di immunosoppressori, cortisone a cicli nelle fasi più acute, e FANS per il controllo del dolore.
Nei soggetti con malattia particolarmente aggressiva è possibile utilizzare i farmaci biologici, anticorpi monoclonali o recettori che bloccano molecole dell’infiammazione.
Artrite, come si cura
A oggi, non esiste ancora un trattamento definitivo per la cura dell’artrite, benché siano disponibili numerosi approcci terapeutici che permettono di tenere sotto controllo la progressione della malattia in maniera di gestire la malattia e di arginare degenerazioni severe anche grazie a una diagnosi precoce.
L’intento è di alleviare il dolore, di aumentare la mobilità e di migliorare le condizioni di vita di chi viene colpito da artrite.
Si deve procedere a un approccio terapeutico multifattoriale, per poter vedere risultati incoraggianti. Attività fisica, riposo, alimentazione corretta sono i primi passi per attivare un protocollo su misura di “cura” nei confronti di questa malattia.
Alimentazione per l’artrite
Non sovraccaricare le articolazioni è importantissimo, quindi è consigliato evitare di mangiare troppo, per tenere sotto controllo il peso e alleggerire l’apparato locomotore.
E’ essenziale anche nutrirsi di alimenti che favoriscano una buona funzione cardio-circolatoria. Via libera agli integratori naturali.
Gli omega-3 sono indispensabili ma anche assunti in combinazione con la glucosamina. Si tratta di un precursore di glicosaminoglicani, che è un costituente importante della cartilagine articolare.
Fitoterapia per l’artrite
Tra i rimedi fitoterapici per l’artrite compaiono validi antinfiammatori tra cui menzioniamo:
- Aloe vera: contiene steroidi dalle proprietà antinfiammatorie, simile a quella esercitata dai farmaci di sintesi a base steroidea, frequentemente utilizzati nelle malattie reumatologiche di origine autoimmune, ma priva di tutti gli effetti collaterali tossici delle molecole chimiche in questione. Per questa ragione l’Aloe Vera è di aiuto nei problemi osteoarticolari, come l’artrite, reumatismi e dolori articolari.
- Artiglio del diavolo ha un’azione analgesica e antinfiammatoria. Gli Harpagosidi contenuti nella radice, infatti, giustificano il suo utilizzo per il trattamento dell’artrite. L’artiglio del diavolo si è dimostrato particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come tendiniti, artrosi, mal di schiena, mal di denti, cervicalgia e sciatica.
- Spirea: la pianta svolge azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica, perché inibisce la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti. Senza danneggiare le pareti dello stomaco, la spirea allevia anche artrosi, dolori articolari, mal di denti, mal di schiena e dolore cervicale.
- Boswellia: pianta dalle potenti qualità antinfiammatorie e antiartritiche, la boswellia migliora la fornitura di sangue per le articolazioni e ripristina l’integrità dei vasi indeboliti da spasmo. E il tutto senza gli effetti collaterali a quelli osservati con i farmaci tradizionali di scelta.
- I fanghi: per uso esterno, le recenti acquisizioni sulle loro attività farmacologiche, non solo confermano ma giustificano l’impiego dei fanghi per la cura di artrite, artrosi,dermatosi, gotta, lesioni e fratture, grazie all’azione antinfiammatoria e quella protettiva delle cartilagini.
- I fiori di Bach per gli stati di affaticamento, anche cronico, come Oak che contrasta le contratture ed è utile nei dolori di schiena, alle spalle, cervicalgia, lombalgia, sciatalgia, reumatismi.
Oli essenziali per l’artrite
Il massaggio con oli essenziali che vengono definiti circolatori, che aiutano quindi a riossigenare le parti bloccate e infiammate possono essere un valido aiuto per lenire il dolore e facilitare la mobilità dell’articolazione trattata. L’olio essenziale di Ginepro, l’olio di Eucalipto e l’olio di timo Rosso veicolati in olio vegetale, oppure miscelati all’argilla verde sono i più indcati per cataplasmi antinfiammatori.
Medicina tradizionale cinese per l’artrite
Nella Medicina Cinese Tradizionale, sia l’artrite reumatoide che l’artrosi sono chiamate sindrome Bi (o di ‘blocco’). Il Qi viene bloccato alle articolazioni da uno o più dei seguenti fattori: Freddo, Umido, Calore e Vento. Nella maggior parte dei casi, il quadro interno di disarmonia del paziente indica l’influenza esterna a cui è più sensibile, ma l’indebolimento del Qi di tutto il corpo può rappresentare il fattore predisponente. L’agopuntura può aiutare molto nel trattamento di questa patologia.
Medicina ayurvedica per l’artrite
Anche la medicina ayurvedica, trattata qui solo in quanto metodo di cura tradizionale come la MTC, annovera ottimi risultati nel trattamento dell’artrosi. I trattamenti ayurvedici riportano il soggetto allo stato di equilibrio avvalendosi di tecniche naturali utilizzando rimedi ayurvedici a base di erbe e minerali, il massaggio tradizionale ayurvedico Abyangham, tecniche di purificazione (interne ed esterne) Panchakarma, tecniche di rilassamento e meditazione, pranayama e una corretta alimentazione secondo la costituzione fisica individuale.