Sì a code e chignon “disordinati”. No alle maxi lunghezze e al colore uniforme. E lo styling? Liscio o mosso, purché naturale. Queste e altre le coordinate per una chioma effetto… “anti-age”
Mai sottovalutare il potere anti-age di un buon taglio di capelli. La lunghezza, ma anche la colorazione delle ciocche, persino lo styling hanno il potere di “scontare” qualche anno: rinfrescando il look, alleggerendo i tratti, illuminando il volto. Come spiegano, nell’intervista che segue, Davide Rossoni, trainer Jean Louis David e Alessio Turini, hairstylist e teacher Evos Parrucchieri.
1. Entriamo subito nel merito. Quali sono in passi falsi, in materia di hair style, che penalizzano anche il viso più fresco?
«I boccoli troppo disegnati, i capelli piastrati à plomb e i raccolti troppo rigorosi», spiega Davide Rossoni. «E ancora: le cotonature e, in generale, i volumi eccessivi. Sono tutti look che tendono ad accentuare la classicità del volto».
2. Generalizzare è difficile, tuttavia esistono tagli che, effettivamente, ringiovaniscono il viso?
«I corti e i medi sono i più adatti allo scopo», spiega Alessio Turini. «Non solo tolgono anni, ma conferiscono carattere a qualsiasi donna. Non c’è limite alla fantasia: dall’undercut al pixie, fino al bob e al carré, ognuna è libera di spaziare. La sola discriminante sono morfologia del viso ed eventuali imperfezioni che, con il taglio giusto, l’hair stylist sarà sicuramente in grado di minimizzare».
3. Liscio o mosso: quale finish restituisce l’allure della giovinezza?
«A questo riguardo, vige una sola regola: apparire naturali», sintetizza Rossoni. «Lisci o mossi, per dare freschezza al viso i capelli devono avere uno styling spontaneo, leggero e in movimento. Sì al brushing con spazzola e phon per l’effetto liscio morbido, allora e a un gioco di ondulazioni “stropicciate” che possono essere realizzate con l’arricciacapelli e poi mosse con le mani, le dita a raggiera, a testa in giù».
4. Frangia sì o frangia no? E, nel caso, quale lunghezza dovrebbe avere per scontare anni al viso?
«La frangia è sempre soggettiva, c’è a chi sta bene e a chi no», puntualizza Turini. «Certo, se i lineamenti lo consentono, può trasformarsi in un escamotage per coprire qualche rughetta sulla fronte. Soprattutto se corta, poi, ha quel guizzo sbarazzino che tende a rinfrescare il viso, ma richiede fronte regolare, non troppo alta né ampia».
5. Quale colore, tra biondo, rosso e moro, sconta qualche anno al viso?
«Impossibile generalizzare», risponde Davide Rossoni. «Tra i fattori che influenzano la scelta, infatti, c’è il colore della carnagione. Se è olivastra, il consiglio è evitare i colori troppo chiari e le decolorazioni estreme, che partono dalla radice. Anziché svecchiare, aggiungono qualche annetto! In questo caso, quindi, meglio i castani neutri e freddi. Chi ha la carnagione dorata, invece, dovrebbe rifuggire il nero, colpevole di indurire i lineamenti, orientandosi verso i colori medi, con sfumature che vanno dal dorato al ramato. Per chi ha la carnagione ambrata, infine, un no deciso al biondo e via libera ai rossi, rossi-ramati e ramati. Quel che conta, comunque, ancor più del colore di base, sono le sfumature. Se un colore è statico, uniforme, la carnagione si “appanna” e il viso appare immediatamente stanco. Per un refresh, meglio optare per nuance multisfaccettate, ricche di contrasti e riflessi luminosi. Colorazioni vibranti che seguono il movimento del taglio e incorniciano il viso».
6. Obiettivo refresh: è necessario abbinare il colore delle sopracciglia a quello dei capelli?
«Al contrario: tingere le sopracciglia nella stessa nuance della capigliatura significa ottenere un risultato innaturale e… dejà vu», commenta Rossoni. «Più che la colorazione, suggerisco di curare la forma: in base alla morfologia del viso, un visagista saprà indicare la più adatta a ringiovanire i lineamenti».